Comunità a Scutari - Albania

Image link La nostra presenza in Albania ha avuto inizio nel 1995, con l’apertura della comunità nel villaggio di Bratosh, nel nord del paese. Essa svolge, nella città di Scutari e nella zona montuosa circostante del Kelmend, attività di evangelizzazione ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, con incontri di catechismo e campiscuola. Svolge inoltre attività pastorale di assistenza sanitaria ai malati e attività caritativa per le famiglie in condizioni di bisogno.
A Scutari le suore prestano un servizio di accoglienza in convitto-studentato di ragazze provenienti dai villaggi di montagna, che frequentano la scuola superiore o l'università in città. Questo dà alle giovani la possibilità di avere un’accoglienza, un punto di riferimento, e anche una formazione umana e spirituale. In questo modo costituisce un contributo prezioso alla formazione e alla promozione della gioventù, in particolare della gioventù femminile proveniente da un ambiente economicamente e culturalmente povero.
Negli ultimi tempi si sta dando sempre più sostegno nell’opera di aiuto e recupero per le famiglie, un altro fronte di povertà. Le mogli di uomini violenti o alcolisti si trovano spesso senza mestiere, senza propri mezzi di sostentamento, senza supporti. Soprattutto nei villaggi di montagna le donne non hanno aiuti, informazioni, non hanno possibilità di denunciare, hanno paura. La comunità collabora con l’Associazione Papa Giovanni XXIII nell’opera di recupero e aiuto delle famiglie in difficoltà. Esse sono numerose, e nel suo piccolo la comunità delle sorelle cerca di aiutare le famiglie più bisognose con semplici gesti di carità che possono offrire in questa terra di missione albanese.

25° anniversario della Missione

Image link Gli anni passano senza accorgersi ed ecco siamo qui a ringraziare Dio, con le Sorelle della nostra fraternità per il dono di questa provvidenza dei 25 anni di servizio in Albania. In questa terra lavata dal sangue dei martiri, in cui è nata la piccola donna con un grande cuore, Santa Madre Teresa. Il 15 novembre, con Padre Gjon il nostro parroco, in un clima molto semplice e familiare, abbiamo celebrato la Santa Mesa a “Tamare”, nel Kelmende, luogo dove noi stiamo prestando servizio da 25 anni. A causa della pandemia non abbiamo potuto invitare nessuno, abbiamo condiviso questa gioia con un piccolo gruppo di fedeli, con i più semplici.... che bello propio per questo è stata una festa meravigliosa. Il 17 novembre, festa di santa Elisabetta, abbiamo celebrato la Santa Messa anche nella casa dello studentato a Scutari, invitando oltre alle ragazze presenti attualmente, anche le ragazze che hanno vissuto con noi negli anni passati. Naturalmente queste ultime non sono potute venire per le restrizioni di Legge per la Pandemia. Sapere, però che ognuna di queste ragazze che ha concluso l'esperienza di studentato nella nostra missione a Scutari, ha trovato la propria strada nel mondo è per noi motivo di gioia. Anche se non sono potute venire fisicamente è stato significativo il regalo che ci hanno fatto in collaborazione con le ragazze che abbiamo nella casa in Albania. Ci hanno mandato attraverso i mezzi della rete dei messaggi di ringraziamento e di riconoscenza per quanto hanno ricevuto quando sono state da noi, in quell'età della vita così delicata. Il video che queste ragazze hanno preparato è stato una grande sorpresa, ci ha fatto commuovere.
Image link Abbiamo avuto un po' di dispiacere perchè Madre Nives e le prime sorelle che hanno aperto la missione 25 anni fa, a causa della pandemia che stiamo vivendo non hanno potuto essere presenti qui con noi. È stato bello però vedere che le ragazze hanno anche di loro un ricordo forte e riconoscente, le abbiamo ricordate e ringraziate nella preghiera. In questi anni la nostra missione, nella casa dello studentato a Scutari, ha svolto diverse attività, tra cui: l'accoglienza delle giovani delle montagne del Kelmend, per dare loro la possibilità di poter svolgere gli studi delle scuole superiori; il servizio dei malati per mezzo di un piccolo ambulatorio a Stare e il servizio domicilio; le catechesi e le attività estive con ragazzi; la presenza nelle parrocchie come animazione alle Messe. Si cerca inoltre, assieme ad altri piccoli aiuti, di dare un sostegno economico e spirituale alle famiglie in difficoltà. Per tutto questo, vogliamo ringraziare in particolare le prime sorelle e i tanti benefatori che ci hanno e ci aiutano ancora oggi a portare avanti questa missione: il Signore benedica il loro sacrificio e li riconpensi con il Suo Amore infinito. Faleminers o Zot!